Oggi rispondiamo a una domanda che in molti si pongono, ovvero: se si usufruisce di una cessione del quinto, si può ottenere il consolidamento dei debiti? Cercheremo, ancora, di comprendere quali requisiti bisogna avere, quali eventuali garanzie. E parleremo di tassi di interesse, inquadrando le caratteristiche dei soggetti richiedenti.
Iniziamo subito con il dire che la cessione del quinto, dello stipendio o della pensione, si sposa benissimo con il consolidamento debiti. Azione volta a riunire le rate di più prestiti in una sola rata mensile che raccoglie in sé l’intero importo dovuto.
Il vantaggio più evidente del consolidamento debiti a mezzo cessione del quinto risiede nella riduzione dell’ammontare della rata. E ancora nel prolungarsi di conseguenza del piano di ammortamento. Sappiamo bene che, in generale, un prestito con cessione del quinto prevede un piano di rimborso fino a 10 anni. Per tale motivo la rata mensile da pagare risulta spesso molto gravosa. Anche se non eccede mai il 1/5 dello stipendio o della pensione al netto.
La cessione del quinto per il consolidamento dei debiti consente di mettere ordine tra i prestiti contratti usufruendo di una soluzione personalizzata sia per durata che per importo della rata stessa. Procediamo con ordine e addentriamoci nell’argomento.
Come funziona?
Come funziona il consolidamento debiti? Si tratta di un prestito non finalizzato. Questo implica che si tratta di una soluzione che racchiude in sé tutte le rate da pagare. Non è comunque necessario fornire una documentazione dettagliata che spieghi l’uso che si vuole fare del capitale richiesto. La banca o l’istituto di credito che concede il credito calcola la somma totale di tutte le rate, compresa la cessione del quinto, ed eroga al soggetto richiedente la cifra necessaria per estinguere l’intero debito. È una soluzione dedicata a tutti coloro che non possono contrarre altri prestiti. A coloro che non vogliono incorrere in sanzioni, nel caso di mancato pagamento di una delle rate.
Saldati tutti i prestiti, quindi, il soggetto che ha richiesto il consolidamento dei debiti paga una sola rata al mese, con scadenza fissa. Quest’ultima, chiaramente, non deve intaccare il sostentamento della famiglia, motivo per cui la legge stabilisce che l’importo massimo della rata non deve superare:
- 20% dello stipendio netto (il famoso quinto dello stipendio).
- 40% dello stipendio netto.
Quest’ultimo caso è possibile solo per coloro che richiedono il consolidamento debiti per ottenere la cessione del quinto o il prestito delega di pagamento.
Il consolidamento debiti, ancora, è una soluzione molto vantaggiosa per il fatto che, non solo consente di prolungare il piano di ammortamento oltre 10 anni, riducendo al contempo l’incisività delle rate, ma dà anche la possibilità di richiedere ulteriore denaro al fine di sostenere spese urgenti. Cifra che, chiaramente, viene conteggiata nel nuovo piano di rimborso mensile.
Requisiti necessari
Il consolidamento dei debiti con cessione del quinto viene concesso fino a 85 anni. Ed è concesso, inoltre, ai pensionati, ai dipendenti pubblici e statali in possesso di un contratto a tempo indeterminato o tempo determinato, con una durata che non superi lo scadere del prestito contratto.
Si può richiedere solo se si hanno in corso almeno due prestiti, ovvero una cessione del quinto e un altro prestito personale di qualsiasi tipo.
Per richiedere il consolidamento debiti con la cessione del quinto, il soggetto richiedente deve aver maturato:
- un’anzianità di servizio di almeno 6 anni
- un buon TFR (Trattamento di Fine Rapporto).
Come ben sai il TFR rappresenta per l’istituto che eroga il prestito una solida garanzia di recupero del credito concesso. L’anzianità di servizio è un altro elemento fondamentale per ottenere il consolidamento debiti, raggiungendo un importo che arriva fino a 40.000 euro.
E i documenti? Per la cessione del quinto è indispensabile presentare i documenti che possano attestare lo stato lavorativo del richiedente e i contratti dei prestiti in corso che si vuole estinguere. Grazie a questa documentazione, infatti, nel momento in cui si sottoscrive il contratto, si può stabilire il tasso di interesse e l’importo della rata, in linea con l’esigenze del richiedente.
Ricorda, infine, che questo prestito può essere richiesto anche dai protestati o dai cattivi pagatori.
Estinzione anticipata
In base a quanto stabilito dalla legge è possibile estinguere il prestito anticipatamente. Al soggetto richiedente, in questo caso viene di saldare quanto dovuto e di pagare una penale che, in base a quanto stabilito dalla normativa vigente, è dell’1% dell’importo prestato.
Se il contratto stipulato non riporta l’importo della cifra restante dopo ciascuna rata di rimborso pagata, il capitale residuo è la somma del di tutte le rate che non sono ancora state saldate alla data del rimborso anticipato.