Sei un dipendente pubblico, statale o un pensionato e vuoi sapere come si fa il calcolo della cessione del quinto? Ne parliamo oggi. Nel nostro articolo ti forniremo non solo le informazioni necessarie sul come si effettua il calcolo in autonomia ma anche esempi pratici di calcolo.
Iniziamo subito con il dire che la cessione del quinto è un prestito non finalizzato che si ottiene in tempi brevi. Questo vuol dire che al momento della sua richiesta non è necessario fornire alcuna spiegazione relativa al suo utilizzo. Che venga usato per ristrutturare casa o per acquistare un’auto, in base a quanto prescritto dal DPR 180/50, la cessione del quinto è un diritto per dipendenti o pensionati.
In breve possiamo dire che per ottenere una cessione del quinto è necessario sottoscrivere due polizze assicurative, rischio vita e perdita dell’impiego. Come lascia intendere il nome del prestito, la rata massima applicabile è pari a 1/5 dello stipendio o della pensione. Rata che viene trattenuta ogni mese dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico (INPS – Enpam – Enasarco) e versata all’istituto bancario o finanziario che ha erogato il credito.
Elementi fissi e variabili dello stipendio
Prima di procedere con il calcolo della cessione del quinto è importante sapere che in ogni stipendio vi sono degli elementi fissi e altri variabili. Gli elementi fissi della retribuzione sono i seguenti:
- Paga minima stabilita dal contratto collettivo nazionale in base al settore di competenza e al livello conseguito.
- Elementi fissi aggiunti al contratto collettivo.
- Indennità di contingenza.
- Anzianità.
- Superminimi.
I fattori sopraelencati fanno parte del salario netto. Come ben sai, per eseguire il calcolo della cessione del quinto, si deve usare la cifra percepita mensilmente al netto. E quali sono invece le variabili? Li elenchiamo di seguito, ricordandoti che gli elementi variabili devono essere sottratti dall’importo lordo:
- Malattia e infortuni.
- Straordinari.
- Eventuali premi.
- Assegni familiari.
- Ferie e festività che siano state godute o meno.
- Permessi retribuiti.
- Indennità connesse a: turni, reperibilità e trasferte.
- Trattenute fiscali e previdenziali.
Calcolo rata per i lavoratori
Adesso procediamo con il calcolo eliminando per prima cosa dallo stipendio le voci variabili, se presenti. E poi?
1. Moltiplica la cifra ottenuta per le mensilità percepite annualmente (da 12 a 14).
2. Dividi per 12 (ovvero il numero di rate previste dal prestito).
3. E poi ancora dividi per 5 (il famoso quinto).
4. L’importo ottenuto è la rata del prestito.
Ovvero il quinto massimo cedibile in relazione al tuo stipendio netto.
Ricorda che per ottenere un calcolo della cessione preciso devi a portata di mano la tua busta paga, rilasciata dal datore di lavoro.
Calcolo della rata per i pensionati
Sia i pensionati Inps ex Inpdap che quelli di altri enti previdenziali possono usufruire della cessione del quinto. Rispetto ai lavoratori, fare i conti sulla pensione è più facile, dal momento che sul cedolino è riportato in modo chiaro l’importo netto che ogni pensionato riceve ogni mese.
Bada bene, l’importo di cui parliamo non è quello relativo alla mensilità di riferimento, ma quello fissato dall’Inps. È quindi privo di spese accessorie, quali ad esempio quelle relative a detrazioni e ad ulteriori benefici del periodo indicato sul cedolino. Il calcolo della rata, pertanto, si effettua in relazione a quella che viene definita quota cedibile.
Si tratta di un documento rilasciato dall’ente pensionistico che indica qual è la quota massima cedibile per ripagare il prestito. Attenzione però. Un pensionato può fare richiesta di prestito se la pensione percepita supera la soglia minima stabilita annualmente e fissata quest’anno a 507,00€. Che cosa vuol dire questo? Che un pensionato che percepisce una pensione inferiore a questa cifra non può ottenere la cessione del quinto.
Calcolo cessione del quinto
Passiamo adesso alla simulazione della cessione del quinto. E proviamo a vedere un esempio concreto di calcolo della rata della cessione del quinto basilare, tenendo a mente quanto detto sopra. Per farlo, consideriamo uno stipendio medio.
Prendiamo quindi in considerazione uno stipendio o una pensione netta pari a 1.500€ mensili.
Il calcolo è il seguente:
- 1.500 x 13 = 19.500 (la somma netta percepita moltiplicata per le mensilità percepite).
- 19.500 : 12 = 1.625 (importo annuale diviso per il numero delle rate annuali, che come abbiamo detto per la cessione del quinto sono 12).
- 1.625 : 5 = 325 (ovvero il quinto dello stipendio o della pensione cedibile per pagare le rate del prestito).
Semplice, no?
Interessi e altre spese
Adesso guarda questo.
Per giungere all’importo totale del prestito è importante considerare altri fattori, come ad esempio gli interessi.
Compreso come si fa in linea generale il calcolo, ti proponiamo un’altra simulazione che si basa su un ipotetico preventivo.
- Montante: 21.600€
- Interesse del 5% = 6.352,17€
- Assicurazione al 3% = 640,00€
- Spese accessorie al 4% = 864,00€
- Capitale netto: 13,743,83€.
In base al calcolo proposto si evince che la rata massima cedibile determina il capitale totale. Allo stesso modo è evidente che vi sono spese da detrarre che vanno tenute in considerazione. Sappiamo già che l’assicurazione è obbligatoria per legge, così come vi sono costi accessori relativi all’istruzione, gestione ed estinzione della pratica stessa.
Che cosa vuol dire questo? Che per calcolare la cessione del quinto è importante tenere in considerazione tutti gli elementi, incluse le variabili che si determinano sulla base delle condizioni messe in atto da ogni istituto bancario o finanziario.
E per quanto riguarda poi i tassi di interesse? Questi ultimi si evincono dalle offerte degli istituti di credito, a differenza delle spese accessorie e delle assicurazioni che sono presenti nel contratto.
L’interesse più importante da considerare è il TAEG che racchiude in sé tutti i costi. Perché è così importante conoscere il suo valore? Per il semplice fatto che altrimenti non è possibile conteggiare l’ammontare del capitale netto.